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SENSIBILITA'

Gesł
1250 - Se invece la preghiera è stata spesso trascurata o fatta in superficie e inquinata da tanta partecipazione di elementi umani, ecco che allora egli deve rivedere tutto, non paventando lo sforzo evidente che questo gli comporterebbe, ma affidandosi con infinito abbandono e fiducia illimitata nelle braccia della mia e vostra tenerissima madre, che lo renderà più forte, sicuro e sensibile particolarmente non alle sensazioni del proprio io, ma all'ascolto in serenità della parola di Dio, parola che non dà affanni, non dà incertezze, non dà dolore, ma solo pace, tanta da riempire il cuore ed espanderla al di fuori a beneficio, esempio e conforto ai fratelli, ai quali, alle volte, basta così poco di un'anima serena, coerente e forte per rinsavire e avviarsi essi stessi verso la strada del Signore.
Gesł
1265 - Soffermatevi, ogni mattino, appena preso coscienza del risveglio, sul programma certo, pur con possibili imprevisti, della vostra giornata e fate di riconoscere me in ogni incontro, affinando sempre più nell'esercizio quotidiano le capacità di sensibilità e di amore che Dio ripose in voi al vostro nascere.
Quelle capacità rimarrebbero altrimenti potenziali, perché soltanto con la sistematicità e la continuità dell'esercizio diverranno sempre più perfette e perciò più simili a quelle del Perfettissimo, che è Dio.
Toccherete perciò con mano, ogni momento, quanto ancora vi resta da fare nel vostro cammino e quanto è grande la vostra debolezza, la vostra fragilità; quella debolezza e fragilità che con tanta sollecitudine ed apprensione sapete del resto cogliere, se rivolte al lato fisico.
Maria santissima
1278 - Come siete lesti a dimenticare ciò che dovrebbe invece essere così assimilato da sentirne come un marchio indelebile e perciò sempre sensibile e presente alla vostra attenzione di veri cristiani!
Gesł
1459 - Tuttavia la maggioranza resta insensibile all'improrogabile necessità di un cambiamento che strappi fin dalle radici le male erbe che continuano a proliferare fino a ottundere le coscienze e, quel che è peggio, a trasformare quelli che si ritengono “buoni cristiani” in ciechi e sordi, che s'inerpicano barcollanti negli ardui sentieri della vita, tanto da non capire più, da non sapere più che appartengono ormai, e forse ineluttabilmente, alla troppo numerosa categoria dei sepolcri imbiancati, da loro stessi tante volte menzionati con orrore e sdegno, con la sciocca e puerile presunzione di non appartenervi!