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OFFERTA

Gesù
2036 - A me basta il vostro desiderio, anche se modesto, di starmi vicino, di offrirmi le vostre piccole virtù che io farò brillare di tanta luce per redimervi ai suoi occhi in modo sempre più completo, man mano che la mia presenza assumerà una linea costante nella vostra quotidianità, onde io vi diventi familiare! È questo infatti che io desidero, è questo che io vi auguro con l'affetto di fratello, con la fedeltà dell'amico che io sarò per voi, per sempre, se lo vorrete!
Sto partecipando a un ritiro spirituale. Stamani mi sono svegliata tutta dolorante: offro ma... soffro!
Gesù
2037 - Se vuoi perseguire la via più rapida per raggiungere la perfezione, se vuoi amarmi sempre più e sempre meglio per sempre più e sempre meglio servirmi nei tuoi fratelli in me, devi aggiungere serenità a quella che già mi hai dimostrato, in questi ultimi tempi particolarmente, nella sopportazione di ogni dolore fisico e morale che io mi compiacerò donarti per il tuo maggior bene e per l'attuazione del piano riposto su di te da sempre. Esso giungerà a termine nei tempi e nei modi da qui predisposti, mediante questo tuo continuo apporto di sofferenze accettate via via con sempre nuova disponibilità e quindi serenità e quindi allegria e, perché no, gioia!
Ma sarà sempre così?
Gesù
2062 - Tu continua a offrirmi anche queste tue mancanze senza stancarti mai, dopo questa mia ulteriore precisazione. Avrai pause, d'accordo. Ma tu non distoglierti da me, da noi tutti di quassù: deve esserti sempre presente quell'"indiarsi" di lontana memoria. Sta' tranquilla.
Ti benedico!
Mio marito
2063 - Ha detto bene quel sacerdote a proposito della non sufficiente preghiera da uno di voi riconosciuta: “Se tu avessi un tumore, non pregheresti di più?”. Forse sì, direste voi. Mi sento tuttavia di rispondere: forse no, se penso a quanti non riescono a capire che, attraverso il dolore, solo attraverso il dolore accettato e offerto, possono raggiungere la vera pace in Cristo, anche in terra.
È come facevo io del resto, come fanno tanti nel vostro mondo, che non sanno reagire ai dolori anche non fisici, non riconoscendo in essi la croce salvifica uguale a redenzione; non sanno riconoscere la mano di Dio, che vuole attraverso il dolore sollevarli a lui; e si perdono, spesso per sempre.