621 - Abbandonatevi allora alla nostra divina volontà, non imprecando, non recriminando mai, ma volti sempre, con il sorriso radioso di chi crede nel Padre, al vostro domani di cielo più che di terra, anche se di terra dovrete occuparvi fino alla fine della vostra vita.
Vi benedico!

648 - Ora ti spiego più chiaramente: io maturavo e capivo sempre meglio che la volontà del Padre mio celeste era veramente quella, ma che i disegni non avrebbero avuto nessun valore se ciascuna delle anime per le quali erano stati progettati non rispondeva in pieno all'aspettativa dell'Artefice in tutte le sfumature oltre che nei contorni; e spesso, troppo spesso, dovevo accontentarmi di un abbozzo rudimentale che nulla o molto poco aveva a che vedere con la divinità dell'Artefice sublime, perché ogni tocco del mio pennello e, spesso, del mio scalpello - perché tale era lo strumento, che più di frequente si confaceva alla durezza del materiale da trattare - veniva ad urtare veementemente contro la volontà (il libero arbitrio) di quella o di quell'altra anima, che pur dicendosi alle volte pronta, si ritrovava invece ad essere più impreparata e più ostile di altre, in un primo tempo molto contrarie.

665 - Figli miei, rivedete ciascuno e insieme le vostre posizioni e, per quello che ancora vi resta da fare, votatemi la vostra volontà perché ogni momento sia teso a volere ciò che il Padre vuole, in cielo come in terra, e cioè la vera pace dell'anima, che scaturisce sempre e soltanto dall'amore, che capisce e compatisce e che perciò mai giudica, proprio perché l'amore è incapace di farlo.

687 - Tutti ormai avete conosciuto la necessità di prepararvi con metodo e intensità per una prova terrena; possibile non troviate la volontà di “provare” almeno per una settimana ad assistere quotidianamente al rinnovamento del mio sacrificio per riconoscermi, per imparare ad amarmi, per lasciarvi invadere dal mio amore, per abbandonarvi alla volontà del Padre, per imparare cioè a vivere così come prima vi dissi?