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PARADISO

Maria santissima
2133 - Meditate sulle mie parole, assaporatele una a una… e gusterete anche sulla terra il nettare della gioia purissima, che qui è “pane quotidiano”, di chi è già arrivato a Casa per sempre.
Vi benedico!
Gesů
2197 - Più bianco della neve, più puro di un giglio: parole umane per dare un senso concreto a ciò che di concreto non ha di per se stesso bisogno e che soltanto il cristiano - il cristiano ormai sicuro sulla diretta, vera, unica via - avverte nella sua essenza squisitamente spirituale, che lo eleva a me in un’indicibile gioia che ormai sa di paradiso. La purezza è infatti la purificazione integrale di tutto ciò che vi opprime, che vi angustia, che vi travia, che vi allontana inesorabilmente da me, vostro vero, unico Bene!
Gesù, Giuseppe, Maria, aiutate questa non sempre obbediente vostra “bambina”, che nonostante tutti i suoi difetti vuole esservi sempre vicina, vuole sentirvi tutti presenti; perché le persone grandi e piccole, che vi leggeranno, capiscano una volta per tutte che la vita è bella, è veramente bella, se vissuta nell’ordine interno che dà pace, che dà gioia. Una gioia talvolta indicibilmente grande da far gustare un po’ di quella, perfetta, che assaporeremo in Paradiso con tutti voi e tutti i santi, tra i quali i nostri cari, che per pochi o molti anni accompagnarono il nostro cammino nel bene e nel male e che ora ci aspettano per ricomporci tutti in unità gloriosa attorno al Dio della misericordia, che ci ha sempre tenuto “all’ombra delle sue ali”, sempre, anche quando non ce ne accorgevamo; e tanto, tanto amorevolmente. Ma, ditemi, non è che sono diventata oltremodo fiduciosa per non dire presuntuosa?
Maria santissima
2221 - No, mia cara figlia e sorella: tutto quanto è sgorgato dal tuo cuore non è che il frutto delle preghiere che instancabilmente ci rivolgi nella buona e nella cattiva sorte e in quell’abbandono sincero che centuplica la tua resistenza agli attacchi di colui che sente ormai inespugnabile la fortezza del tuo cuore e non sa darsene pace.
Gesů
2256 - Figli miei carissimi! Vogliatemi bene, per il bene che io vi porto; amatemi, perché io tanto vi amo; non disdegnate più, nemmeno minimamente, la mano che per oltre cinquant’anni ho posato sul vostro capo.
Così, una volta sicuri di questo amore infinito, amerete per esso tutto il vostro prossimo in quell’effluvio di gioia che, come vi dissi, sa già di Paradiso.